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ville e palazzi

 

Palazzo Folco - Vicenza

 
Progetto di conservazione
 
Committente: Amministrazione Provinciale di Vicenza
Periodo della prestazione: 1998 - 2000
Edificio vincolato ai sensi del D.L.vo n. 42 del 2004
 
 

L’edificio, progettato dal grande architetto Bertotti Scamozzi e realizzato nel 1770 dai fratelli Franceschini, ma completato nel 1830 dalla famiglia Folco, sorge nel centro storico di Vicenza. Durante il ventennio  è stato la Casa del Fascio più grande d’Italia. Il Palazzo presenta una conformazione architettonica a “C” con bella corte centrale e una importante facciata con bugnato rustico nella parte basamentale e un rigoroso partito architettonico al piano nobile e secondo.

 

 

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stato di conservazione

 

Il degrado, che interessava le superfici ad intonaco e in pietra tenera era diversificato in relazione alla sua localizzazione, ed era dovuto agli agenti naturali quali la pioggia battente, il vento e i depositi di particellato atmoisferico nonchè molti resti organici di volatili. Le parti al piano terra in bugnato rustico erano invase dall’umidità assorbita dal terreno e molto degradate dall’inquinamento veicolare.

progetto

 

Studi e analisi
E’ stata condotta una precisa e approfondita analisi geometrica dell’edificio tramite rilievo diretto, topografico e con fotopiani di elevata qualità e precisione; sono stati prelevati campioni di materiali e ed effettuate analisi fisico-chimiche  del loro degrado.

Caratteristiche del progetto e dell’intervento
Nell’ambito del progetto di conservazione delle superfici di Palazzo Folco il fine non è stato quello di rinnovare e ripristinare ma quello di mantenere lo stato di fatto, anche se costituito da materie povere, integrandolo con consolidamenti e rappezzi per minimizzare la modifica. In questo senso il bugnato rustico della facciata principale del piano terreno è stato conservato nella sua attuale e ultima configurazione quindi evitando la scialbatura forse presente in origine. Ai piani superiori tutto l’intonaco esistente è stato mantenuto con minimi rappezzi e rivelandolo con una mano di calce in modo da intravedere le porzioni conservate da quelle aggiunte.

cantiere

 

Interventi Tecnici
Gli interventi tecnici attuati sono quelli consacrati dalla metodologia del restauro conservativo che iniziano con le operazioni di eliminazione degli elementi incongrui quali i rappezzi cementizi e le dipinture acriliche, proseguono con le puliture diverse a seconda delle tipologie di deposito, continuano con i diversi consolidamenti a seconda dei distacchi in superficie o in profondità e si concludono con le aggiunte sia di prodotti manutentivi, quali le mani di dipintura a calce, sia i prodotti protettivi a base sintetica.

fine lavori

 
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