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architettura rurale

 

Corte Colombina - Verona

 
Progetto di riuso, di conservazione e  di consolidamento
 
Committente: -
Periodo della prestazione: -
Edificio vincolato ai sensi del D.L.vo n. 42 del 2004
 
 

E’ una corte rurale chiusa con importanti portali d’accesso che si trova in riva al fiume Adige a Pescantina che dista pochi chilometri dal centro di Verona. Storicamente delle preesistenze architettoniche sono accertate a partire dal XVI secolo. Una fonte letteraria del XVIII secolo descrive il complesso rurale con il nome de La Morandina; questa sarebbe la testimonianza più antica di uno dei possedimenti rurali della famiglia Morando in territorio veronese. Agli inizi del XIX secolo il medesimo luogo è detto Le Colombine, mutato ne La Colombina alle soglie del Novecento, quando l’antica proprietà rurale fu suddivisa tra diverse famiglie di contadini, causando il frazionamento degli spazi abitativi della villa Il complesso nel suo assieme presenta una parte monumentale fronte fiume e delle ali che chiudono la corte sul retro con caratteristiche architettoniche di minore rilevanza, le altezze variano da quattro piani nel fronte sud a due piani negli altri lati.
La porzione oggetto del restauro è quella sud ovest ed è estremamente articolata planimetricamente  e di organizza dal piano terra al tetto.

 

 

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stato di conservazione

 

Oltre all’abbandono che caratterizzava alcune porzioni altre della corte, il maggiore degrado era dovuto all’uso improprio che le varie proprietà avevano fatto nel tempo e soprattutto ai restauri incongrui e distruttivi che ognuno aveva realizzato. Nello specifico  la porzione restaurata era caratterizzata da un degrado dei piani terra e primo provocato dall’umidità di risalita, da dissesti strutturali dei piani secondo ,terzo e quarto per inconsistenza delle strutture verticali e da dilavamenti provenienti dal tetto che era prossimo al crollo in molte parti.

progetto

 

Studi e analisi
Sono stati realizzati precisi e attenti rilievi metrici finalizzati allo studio del dissesto strutturale delle murature con verifica delle verticalità e delle sovrapposizioni, endoscopie per verificare lo stato dei solai sotto le soffittature e stratigrafie su tutte le pareti e i soffitti. Approfondita è stata la ricerca storica che ha contribuito a capire le strutture e le preziose finiture che caratterizzano l’edificio.

Caratteristiche del progetto e dell’intervento
Il progetto che ha previsto l’inserimento di alcune unità abitative nell’antico edificio è stato condizionato dalle continue e straordinarie scoperte che emergevano sotto gli strati di pittura che ricoprivano pareti e soffitti. E’ stato necessario quindi adattare le funzioni alla particolarità degli ambienti che presentavano cicli decorativi ad affresco particolarmente significativi. Inoltre la valorizzazione dei portali lapidei, dei caminetti rinascimentali in marmi preziosi e delle polifore cinquecentesche che erano coperti da contropareti e intonaci ha portato il progetto a configurare una residenza di altissimo livello degna del lignaggio dei committenti.

cantiere

 

Interventi Tecnici:
La distribuzione in verticale e in orizzontale della proprietà e la necessità di operare contemporaneamente nella parte di consolidamento statico delle murature dei piani inferiori e nella parte di restauro e conservazione del tetto in legno. Tecniche particolari sono state impiegate per la puntellazione preventiva al consolidamento strutturale al fine di alleggerire i tratti sui quali intervenire. I lavori di discialbo delle superfici affrescate sono stati impegnativi per la ricchezza e la quantità dell’apparato decorativo e hanno seguito la prassi consolidata del restauro pittorico senza particolari difficoltà. Sono state ideate particolari  tecniche di consolidamento dei solai lignei operando dall’estradosso in ragione delle decorazioni sottostanti.

fine lavori

 
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