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archeologia industriale

 

Ex Eridania - Ceggia - Venezia

 
Progetto di riuso, di conservazione e di nuovi volumi
 
Committente: Soc. ZETACI srl
Periodo della prestazione più lotti: dal 2006- in corso
 
 

L’ex Eridania sorge nella campagna di Ceggia, piccolo centro in provincia di Venezia, in prossimità del corso d’acqua Piavon e costituisce una delle principali testimonianze della filiera produttiva dello zucchero. Dimessa solo nel 2001 porta con se la testimonianza di un processo lavorativo particolare sia perché legato al territorio sia perchè tutta la comunità locale  è stata in modo diretto o indiretto coinvolta nel processo produttivo. La coltivazione della barbabietola, le caratteristiche dei trasporti via terra e via acqua, e tutta la filiera produttiva che avveniva all’interno sono particolarmente conosciute e sono state vissute dagli abitanti di Ceggia.  Il complesso si compone di due grandi edifici in muratura di mattoni e ampie finestre in ferro talmente complessi e articolati che sono quasi impossibili da descrivere. Queste costruzioni quasi isolate al centro del grande lotto sono circondate da una moltitudine di volumi minori, con diverse caratteristiche architettoniche, da spazi destinati a stoccaggio e deposito, da grandi vasche di decantazione delle acque e da un vastissimo scoperto.

 

 

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stato di conservazione

 

L’abbandono dei manufatti ha portato con se tutte le abituali conseguenze  quali mancata manutenzione, vandalismo, ecc. e quindi crolli, degrado diffuso, ecc. In ragione dell’estensione e anche della diversa modalità costruttiva dei singoli edifici lo stato di conservazione era variabile e diversificato.

progetto

 

Studi e analisi
Trattandosi delle fasi preliminari di un progetto architettonico gli studi si sono concentrati prima sulla storia della fabbrica e sulla sua genesi mettendo in luce le ragioni funzionali della crescita di ogni manufatto, poi sulle opportunità e convenienze del riuso valutando destinazioni, standard e normative.

Caratteristiche del progetto e dell’intervento

Il progetto ha previsto, successivamente al rilievo, una scrupolosa catalogazione di tutti i fabbricati, dei macchinari conservati catalogando per ognuno caratteristiche, numero di addetti e finalità. Ciò ha consentito di indirizzare il progetto in modo più attento conservando e riusando spazi e strutture che avevano il reale valore di testimonianza di archeologia industriale, di mantenenre solo come segno tutti quei percorsi e quei sedimi funzionali all’attività lavorativa e demolendo quelle strutture prive di significato perché realizzate recentemente o non legate alla logica della produzione dello zucchero. Nel progetto sono state previste molteplici funzioni: il museo dello zucchero e del territorio, il parco acquatico nelle grandi vasche di sedimentazione e lungo le rive del fiume, attività commerciali e residenziali in quasi tutti i volumi distribuiti in modo da mantenere in vita i prcorsi e le relazioni fra spazi che ora caratterizzano il complesso. Trattandosi di un progetto a scala quasi urbana per l’estensione degli spazi e per la consistenza dei volumi il progetto si articolerà solo in fase successiva con un dettaglio architettonico perché per ora sono previste solo progettazioni alla grande scala.

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