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rapporto antico-nuovo

 

Palazzo Monti - Montichiari - Brescia

 
Progetto di nuovi volumi
  Committente: Privato
Periodo della prestazione: 2003-2006
Edificio vincolato ai sensi del D.L.vo n. 42 del 2004
 
 

Il Palazzo Monti e gli annessi rustici  sono localizzati alla base del Monte  in sommità al quale si erge la Chiesa di S. Pancrazio ricca di simbologie e storia; con alcune fasi che hanno lasciato tracce importanti dal punto di vista  figurativo e architettonico. Il Palazzo possiede organizzazione planimetrica longitudinale, con forma di “L” rovescia con ampio e bellissimo porticato che si apre sul parco e sullo scoperto posto verso il Monte ; l’ala nord possiede caratteri architettonici analoghi al Palazzo e sul retro, attorno alla corte rurale, sono organizzati altri significativi volumi destinati a usi diversi.

 

 

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stato di conservazione

 

L’utilizzo errato, come residenza di basso livello, aveva prodotto il classico degrado dovuto all’uso incongruo e quindi gli affreschi erano stati scialbati i cotti ricoperti con piastrelle e gli impianti avevano scardinato molte murature. Inoltre dalle coperture s’infiltrava l’acqua e dal suolo saliva l’umidità di capillarità. Tutte le facciate esterne risentivano pesantemente della prolungata assenza di manutenzione.

progetto

 

Studi e analisi
Molteplici approfondimenti storici e analisi strutturali e costruttive hanno caratterizzato la fase di approccio preliminare alla progettazione dei nuovi volumi permettendo di prendere coscienza del contesto materico in modo diretto.

Caratteristiche del progetto e dell’intervento

Successivamente al restauro e al riuso di tutto il complesso del Palazzo è stata affrontata la progettazione di un ampliamento necessario per inserirvi alcune unità abitative connesse, ma contemporaneamente indipendenti, dal Palazzo.  E’ stato un progetto difficile per molte ragioni: per l’importanza architettonica e artistica del Palazzo e dei rustici, per i vincoli che poneva il sito ambientale compreso tra il Monte S. Pancrazio , l’asse prospettico Palazzo-Chiesa, la bella mura di cinta in pietra, gli accessi e il parco privato. Tutti questi elementi hanno reso sia più complesso ideare delle aggiunte sia, contemporaneamente, molto più stimolante la progettazione.
L’obbiettivo che si è voluto raggiungere è stato quello di non contrapporsi all’architettura storica vicina, di non voler dominare l’intorno con materiali e strutture che provengono da altre culture ma di inserire un volume autenticamente contemporaneo perché ben visibile, costruito con le tecnologie della locale tradizione costruttiva, non autocelebrativo, ma attento e rispettoso del luogo. Dopo molti studi il progetto è riuscito ad inserire una volumetria consistente in continuità con l’edificio storico e in modo calibrato, a misura del sito ambientale e architettonico, formulando un complesso particolarmente gradevole e ben inserito.
La tipologia prevista è stata quella della corte chiusa che si collega a quella attigua del Palazzo;  gli ingressi e gli affacci delle unità abitative sono dall’interno della corte o dal parco per mantenere l'indipendenza dal resto;  le finiture esterne sono con intonaci in calce e sabbia locale analoghi ma non uguali ai fabbricati vicini e le coperture sono a falde rivestite con coppi.

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