Studi e analisi
Molteplici approfondimenti storici e analisi strutturali e costruttive hanno caratterizzato la fase di approccio preliminare alla progettazione dei nuovi volumi permettendo di prendere coscienza del contesto materico in modo diretto.
Caratteristiche del progetto e dell’intervento
Successivamente al restauro e al riuso di tutto il complesso del Palazzo è stata affrontata la progettazione di un ampliamento necessario per inserirvi alcune unità abitative connesse, ma contemporaneamente indipendenti, dal Palazzo. E’ stato un progetto difficile per molte ragioni: per l’importanza architettonica e artistica del Palazzo e dei rustici, per i vincoli che poneva il sito ambientale compreso tra il Monte S. Pancrazio , l’asse prospettico Palazzo-Chiesa, la bella mura di cinta in pietra, gli accessi e il parco privato. Tutti questi elementi hanno reso sia più complesso ideare delle aggiunte sia, contemporaneamente, molto più stimolante la progettazione.
L’obbiettivo che si è voluto raggiungere è stato quello di non contrapporsi all’architettura storica vicina, di non voler dominare l’intorno con materiali e strutture che provengono da altre culture ma di inserire un volume autenticamente contemporaneo perché ben visibile, costruito con le tecnologie della locale tradizione costruttiva, non autocelebrativo, ma attento e rispettoso del luogo. Dopo molti studi il progetto è riuscito ad inserire una volumetria consistente in continuità con l’edificio storico e in modo calibrato, a misura del sito ambientale e architettonico, formulando un complesso particolarmente gradevole e ben inserito.
La tipologia prevista è stata quella della corte chiusa che si collega a quella attigua del Palazzo; gli ingressi e gli affacci delle unità abitative sono dall’interno della corte o dal parco per mantenere l'indipendenza dal resto; le finiture esterne sono con intonaci in calce e sabbia locale analoghi ma non uguali ai fabbricati vicini e le coperture sono a falde rivestite con coppi. |